La cucina italiana è amata in tutto il mondo. L’immaginario collettivo associa l’Italia con piatti fumanti di spaghetti al ragù, lasagne profumate e verdure fresche, croccanti e conservati sottolio o sottaceto. Aggiungiamo una miriade di tipi di salumi (prosciutti, bresaola, salsiccia, coppa, ecc.), formaggi (parmigiano, gorgonzola, asiago, fontina, caciotta, provolone, ecc.) e vini (rosso, bianco, rosato, frizzante, fermo, ecc.) con una selezione di frutta freschissima e dolci al cucchiaio, torte, crostate e pasticcini per creare il menù per eccellenza – la ricetta perfetta per la salute fisica e il piacere della buona tavola.

Quando i turisti arrivano, sognano di mangiare piatti gustosi e autentici. Il loro problema è che spesso i menu non sono tradotti, oppure le traduzioni non danno abbastanza informazione. Chi gestisce un ristorante, trattoria o tavola calda deve sapere come presentare i suoi piatti e, in alcuni casi, deve anche sapere descrivere il metodo di cottura e gli ingredienti. Ecco qualche spunto per creare un menu per la tua clientela internazionale. Fare tradurre il menu in inglese è un ottimo modo per essere pronti per la stagione turistica.

Aubergines and Courgettes Vs. Eggplant and Zucchini

Un problema minore, ma che potrebbe creare confusione: alcuni alimenti hanno nomi diversi in paesi diversi. Quando traduci un menu (o quasiasi altro documento) una delle prime decisioni da fare è di scegliere la lingua di destinazione. Nel titolo di questa sezione, “aubergines” e “eggplant” sono sinonimi, come lo sono “zucchini” e “courgettes”. Non è questione di preferire la versione brittanica perchè si è in Europa; la decisione si basa sulle vostre preferenze. Di solito, chi viaggia conosce entrambe i termini e nel caso contrario, sicuramente avrà un dizionario tascabile.

Aggiungo una nota sull’italianissimo prosciutto: in inglese, la traduzione letterale è ham ma il crudo rimane con la dicitura di “prosciutto ham” invece di “raw ham” per mantenere il nome e l’immagine del prodotto DOC, e anche perchè in alcuni parti del mondo l’idea di mangiare carne cruda non è molto appetibile. Il prosciutto cotto invece può tranquillamente essere tradotto come “cooked ham”.

Baked or Roasted?

Conoscere i metodi di cottura da una marcia in più al vostro personale di sala. E’ facile trovare le traduzioni letterali di molti termini, ma la frase “al forno” può dare difficoltà. Il verbo usato per descrivere la cottura del pane, i dolci e le patate è “bake”, ma per le carni si usa “roast”.

Alcune altre espressioni non vanno tradotti, per esempio “in carpione” oppure “all’acqua pazza”, ma in quei casi potreste includere una breve descrizione con la lista degli ingredienti sul menù. Una consulenza professionale vi permetterà di decidere come presentare i vostri piatti migliori al meglio.

Piatti tipici: uno dei cardini del turismo italiano

Cominciamo con la pasta: conosciutissima in tutto il mondo, questo piatto è spesso la prima parola che i stranieri associano al nostro Bel Paese. Lunga, corta o per minestre, la pasta viene prodotta in decine di forme diverse e i turisti conoscono pochi di questi. Quando traduco un menu in inglese, di solito inserisco la parola “pasta” nelle descrizoni di piatti fatte con forme meno conosciute. Gli spaghetti, i fusilli e le fettucine sono abbastanza comuni anche all’estero, ma le farfalle diventano “bow ties” negli Stati Uniti, quindi un aiutino si può dare, specialmente se sono forme tipiche regionali, o magari specifiche della vostra zona.

La pizza può costituire un’altra enigma per il turista. Le pizzerie italiane offrono almeno 20 tipi diversi, con ingredienti che si ripetono. Non traduco mai i nomi tradizionali di pizze classiche (margherita, capricciosa, 4 stagioni, ecc.) ma traduco sempre quelle che si identificano con gli ingredienti (mushroom, ham and mushroom, sausage, ecc.). Per le altre meno convenzionali, è meglio parlarne insieme del caso specifico, specialmente se fa parte del vostro branding.

I nome di altri piatti regionali o tipici di zona probabilmente non devono essere tradotti. Andrà bene una spiegazione, magari con un racconto storico o un pizzico di tradizione culinaria. Per fare un esempio, “risotto” rimane risotto anche sul menu in inglese, perchè ha una preparazione particolare, ma può essere reso come “Milanese Risotto” oppure “Yellow Risotto”.

Terra e Mare?

Nei ristoranti raffinati, si possono trovare antipasti e menù tematici: “di mare” e ” di terra”. Il primo sarà sicuramente tradotto come “seafood” ma la seconda non è così facile. Il cliente che legge “land food” sicuramente si metterà a ridere!

I piatti “di terra” sono fatti con la carne, il formaggio, i funghi ed altre ingredienti che si possono associare con le montagne o i boschi, quindi è meglio vedere la lista dei piatti e poi decidere, insieme al cliente, come presentarli per non perdere la distinzione che risulta in italiano tra i menu tematici. A volte, basta un cenno al logo del ristorante o alla zona di provenienza degli ingredienti per creare un titolo memorabile.

La Ricetta Segreta

Una traduzione azzeccata del vostro menù dipende da una collaborazione stretta con il vostro traduttore di fiducia. Prima di fare un preventivo, è necessario vedere il documento per fare il conteggio del testo e vedere il linguaggio che usate. Il menù tradotto deve rispecchiare il brand del vostro ristorante, quindi il traduttore prenderà in considerazione le caratteristiche linguistiche e il bisogno (o meno) di spiegazioni dei piatti.

Il lavoro riuscirà meglio se non è fatto di fretta, quindi preparatevi per tempo. I lavori urgenti sono possibili, ma possono essere evitati con un po’ programmazione. In conclusione, sarebbe opportuno anche fare una revisione della bozza del menù prima della stampa finale.

L’obbiettivo finale del traduttore professionista è di agevolare il vostro lavoro attraverso la comunicazione. Personalmente, mi fa molto piacere aiutare le persone a comunicare con successo.

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Spero che avete trovato informazioni utili in questo post. Se gestite un ristorante, trattoria, gelateria, o altro esercizio commerciale e volete tradurre il vostro menu in inglese, scrivete all’indirizzo marsha@burdickcommunications.com per chiedere un preventivo. Fino al 31 marzo 2019, applicherò uno sconto del 10% solo per i clienti diretti, quindi proprietari e gestori di attività di ristorazione.

Lasciate un commento con le vostre domande. Vi risponderò al più presto.

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